Sono distante 500 metri dal luogo in cui è stato girato il tuo video, Alfonso, in quel montacarichi in cui entrava e usciva gente esaltata al grido di “Che vita di merda”.
Sono distante dieci anni da quella ragazza che si è pagata tutto da sola perché questa canzone, e in seguito MANUALE DISTRUZIONE, avesse il minimo indispensabile per essere pubblicata.
Dade mi propose Alberto Bianco per la produzione, sarebbe stata la sua prima prova in quel ruolo.
Alberto fece un lavoro meraviglioso, con i pochi mezzi disponibili e le mie economie scarsissime.
Per il video mi cucii un abito beige a pois rossi. Cucinai la sera prima tutto il buffet per gli amici disposti a partecipare alle riprese. Paolo Ranzani volle cimentarsi alla regia e mi regalò il video e la location. Non avevo soldi ma trovai amici disposti ad aiutarmi.
Lavoravo in un bar e facevo caffè quando il fruttivendolo mi disse “Deejay Chiama Italia sta passando una tua canzone, Cla”.
Mi scappò da ridere, mi scappa sempre da ridere quando la vita mi accarezza. Non mi aspetto mai niente, io spero.
Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportata in questo viaggio all’inizio e che sono venute a credere in questo meraviglioso sogno, insieme a me. Spero di aver espresso sempre tutta la mia gratitudine.
Grazie a INRI per questa gioia.